Rottamare un’auto significa avviare una pratica amministrativa che porta nella maggior parte dei casi, alla sua demolizione, e alla sua cancellazione dal P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico).
Questo vuol dire che se decidiamo di sostituire, o semplicemente disfarci della nostra vecchia auto, la rottamazione è sicuramente una buona soluzione.
Rottamare un’auto infatti non serve solo a mettere fine alla vita del nostro mezzo, ma anche e soprattutto, a liberarci da qualsiasi responsabilità verso di esso.
Trattandosi di una pratica amministrativa, si intuisce che ci sia un iter preciso da seguire, quindi se stai pensando di rottamare la tua auto e non sai da dove partire, in questo articolo troverai le informazioni necessaria su come fare, i documenti necessari e i costi da sostenere.
Rottamazione auto, ecco come funziona
Il processo di rottamazione, ha inizio nel momento in cui ci rechiamo presso un centro autodemolizioni autorizzato, oppure una concessionaria, per aprire una pratica di rottamazione.
La legge italiana infatti, in caso di rottamazione, prevede di recarsi solo ed esclusivamente in una di queste attività, in quanto ufficialmente autorizzate a ritirare, demolire, smaltire e riciclare le componenti di un’auto.
Nel primo caso, in un centro autodemolizioni, lo si fa quando la nostra macchina è gravemente danneggiata da un incidente o dall’usura, nel secondo caso invece, in una concessionaria, se il nostro intento è quello di dare in dietro la vecchia per acquistarne una nuova.
In entrambi i casi descritti, il veicolo deve essere affidato, insieme ai documenti necessari, al responsabile incaricato del centro/concessionaria che si occuperà di avviare tutte la pratiche, rilasciando al proprietario dell’auto, il certificato di rottamazione e, cosa molto importante, si impegna a registrare presso il P.R.A., la cessata circolazione dell’auto.
Questi documenti, sono molto importanti, non solo perché certificano che la nostra auto di fatto non esiste più, ma perché, da quel preciso istante, ci svincolano da ogni responsabilità relativa alla stessa. Da questo momento in poi, quello che succede alla nostra vecchia auto non è più affar nostro.
Ecco perché è importante affidarsi a centri autorizzati, gli unici in grado di garantire la massima trasparenza e tracciabilità durante tutto questo processo.
A questo proposito è utile sapere, che ci sono aziende presenti sul territorio, che sanno fornire questo servizio a 360° occupandosi perfino di ritirare il nostro mezzo, molte di queste a costo zero.
Una volta capito dove andare e come funziona, non resta che conoscere quali documenti presentare e cosa importante, i costi da sostenere, vediamoli insieme.
Documenti, certificato e costi
Quando ci rechiamo in un centro autodemolizioni autorizzato e consegniamo la nostra auto, i documenti necessari per avviare la pratica sono :
- la carta di circolazione del mezzo;
- il certificato di proprietà;
- un qualunque documento di riconoscimento, come patente, carta d’identità o passaporto.
Nel caso in cui non si disponga di uno o più dei precedenti documenti, ad esempio perché smarriti, dovremmo presentare anche l’avvenuta denuncia di smarrimento, fatta presso le forze dell’ordine.
Nel caso particolare invece, in cui si voglia rottamare un’auto ma non siamo i diretti proprietari, dovremmo, oltre ai documenti sopra citati, presentare anche un titolo idoneo come, l’accettazione dell’eredità, o in alternativa, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dall’effettivo proprietario.
E’ doveroso spendere due parole per descrivere anche il caso particolare in cui rottamare un’auto risulta più complicato, sto parlando di un’auto sotto fermo amministrativo.
Questo accade quando a causa di insoluti o debiti di varia natura, il nostro mezzo viene posto sotto fermo e preso a tutela da parte dei creditori. Nel caso in cui sulla nostra auto gravi questo tipo di misura, non potremmo in nessun modo procedere con la rottamazione.
L’unico modo per risolvere è pagare ed estinguere i debiti il prima possibile.
Salvo però questi casi particolari, una volta ricevuti i documenti, il responsabile incaricato, avvierà la pratica e dovrà consegnarci il certificato di rottamazione. Questo documento ci solleva di fatto da ogni responsabilità penale, civile e amministrativa, relativa alla proprietà del veicolo.
A partire dalla data di consegna dell’auto, viene inoltre a cessare anche l’obbligo di pagamento del bollo, e sempre grazie a questo certificato sarà possibile interrompere l’assicurazione o trasferirla ad un altro veicolo.
É fondamentale conservare il certificato di rottamazione, in quanto può tornare utile, non solo per i motivi sopra citati, ma anche come forma di tutela, nel caso in cui ad esempio, vengano notificate multe successive alla data di rottamazione, con questo documento potremmo effettivamente dimostrare che non siamo più gli intestatari del veicolo.
Parlando di costi, c’è da fare una distinzione, tra decidere di rottamare l’auto presso un centro autodemolizioni autorizzato, oppure presso una concessionaria per acquistarne una nuova.
Nel primo caso i costi da sostenere saranno di natura burocratica ossia:
- imposta di bollo di 32 euro, che sale a 48 euro se si utilizza il modello NP3B (modulo utilizzato solitamente negli uffici del P.R.A. per effettuare alcune pratiche);
- un emolumento di 13,50 euro presso l’ACI.
Nel secondo caso invece, recandosi presso una concessionaria, non dovremo sostenere alcun costo.
Le tempistiche di rottamazione solitamente si aggirano intorno ai trenta giorni, in quanto la totale pratica deve essere effettuata dall’autodemolitore entro 30 giorni consecutivi dalla data di consegna del veicolo, con regolare richiesta di cessazione della circolazione per demolizione.
Ecco tutto quello che c’è da sapere se decidi di rottamare la tua auto, a questo punto non resta che procedere, e ricorda come abbiamo già detto, ci sono aziende in grado di fornire questo servizio, con la massima professionalità e trasparenza e di accompagnarti passo passo nello svolgimento di questa procedura.