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Tutto sulle autodemolizioni: costi, documenti, procedimento

Prima o pio capita a tutti, di trovarsi nella spiacevole situazione di dover sostituire la nostra auto, le strade percorribili in questo caso sono: cercare di venderla quando possibile, abbandonarla correndo il rischio di incappare in sanzioni o multe, oppure demolirla.

Tra queste opzioni, demolire la nostra auto è sicuramente la scelta più giusta e intelligente.

Demolire un auto significa, mettere fine alla sua esistenza, in modo fisico. La demolizione è un processo che, per mano di centri specializzati, prevede di smontare pezzo per pezzo il veicolo in questione, provvedendo il più possibile al riciclo delle parti ancora in buono stato.

La demolizione di un mezzo di trasportocomporta una determinata procedura che comprende una serie di  documentirelativi costi.

In questo articolo scoprirai tutto sulle autodemolizioni e come avviare il procedimento con un breve accenno a cos’è la demolizione e la rottamazione.

Qual è la differenza tra demolire e rottamare un’auto?

Demolire e rottamare, sono due processi che possono sembrare simili, in quanto entrambi riguardano lo smaltimento di un veicolo  e sono legati l’uno all’altro,  ma in realtà seguono percorsi, contesti e tempistiche diversi.

Quando parliamo di rottamare un’auto, facciamo riferimento a quella pratica amministrativa, che porta alla demolizione e cancellazione dal registro del P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico) di un veicolo. Rottamare un’auto di fatto vuol dire, avviare un processo amministrativo, tracciabile e documentabile, che porta poi alla demolizione.

Quando parliamo invece di demolire un’auto, ci stiamo riferendo al vero e proprio iter operativo che avviene nei centri di raccolta e autodemolizioni, gli unici autorizzati legalmente a compiere questa operazione, che prevede:

  • smontaggio;
  • rimozione;
  • separazione;
  • recupero;
  • smaltimento;
  • deposito delle componenti di un veicolo.

Le componenti del veicolo ancora riutilizzabili, vengono rimessi in circolazione nel mercato dei pezzi di ricambio usati. Mentre le parti inquinanti come: olio motore e carburante e ciò che è fortemente danneggiato, viene smaltito. L’acciaio della carrozzeria, inviato alle fonderie subisce il processo di fusione per poi essere riutilizzato. 

Compresa la differenza tra la demolizione e rottamazione, scopriamo insieme quali sono le procedure da avviare, quali documenti e i costi da sostenere.

Come fare

Per demolire un veicolo rispettando la legge le opzioni sono due:

  • rivolgerci ad un centro di raccolta e autodemolizioni autorizzato;
  • rivolgerci ad una concessionaria di riferimento.

Cerchiamo di capire meglio ogni situazione.

Il primo caso, rivolgerci ad un centro autorizzato, è quello che viene fatto nel momento in cui la nostra auto è compromessa in modo importante a causa dell’usura, o dopo un grave incidente. A questo proposito è utile sapere che esistono aziende che si occupano di tutta la procedura, compreso il ritiro del mezzo, offrendo servizi a costo zero, garantendo il massimo della trasparenza e della competenza.

Nel secondo caso invece, rivolgerci ad una concessionaria, avviene quando siamo intenzionati ad acquistare una nuova auto, dando in dietro quella vecchia per poter usufruire di eventuali agevolazioni concesse. Sarà poi la concessionaria di riferimento a contattare un centro di raccolta e autodemolizioni autorizzato (solitamente sono in convenzione con quelli presenti sul territorio), per procedere con la demolizione effettiva del veicolo.

In entrambi i casi, è prevista da parte di ognuno dei titolari delle attività sopra citate, la consegna di un certificato di rottamazione, utile non solo per identificare il mezzo in questione, ma anche a svincolare l’ormai ex proprietario da qualsiasi responsabilità. Inoltre rappresenta l’impegno di presentare richiesta di cancellazione del veicolo dal P.R.A.

Come avrai sicuramente intuito, trattandosi dell’apertura di una vera e propria pratica che deve risultare tracciabile e dimostrabile, sarà necessario esibire documenti specifici.

Documenti

Nel momento in cui avviamo questa procedura, oltre al veicolo stesso, dovremmo presentare una serie specifica di documenti, senza i quali sarà impossibile procedere.

I documenti che servono per poter demolire l’auto, sono:

  • carta o libretto di circolazione  del veicolo;
  • certificato di proprietà;
  • targa;
  • documento di riconoscimento del proprietario, come carta d’identità, patente o passaporto.

È doveroso fare alcune precisazioni al riguardo: in caso di furto o smarrimento di uno o più dei seguenti documenti, sarà necessario consegnare la relativa denuncia, la dichiarazione sostitutiva di resa denuncia fatta alle forze dell’ordine.

Se invece, siamo in possesso di tutta la documentazione, ma  non siamo i diretti proprietari del mezzo, dovrà essere presente anche un titolo idoneo, ad esempio, l’accettazione dell’eredità oppure una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario effettivo.

In ogni caso e importante sapere che, un centro autorizzato non potrà in nessun modo procede a demolire l’auto senza la completa presentazione di questi documenti.

Se tutto è stato presentato correttamente, viene rilasciato il certificato di rottamazione, e dopo aver richiesto e ottenuto la cancellazione del mezzo dal PRA (Pratica di Cessazione della circolazione per demolizione), il demolitore/Concessionario deve anche provvedere a consegnarvi la ricevuta con il codice d’accesso per la visualizzazione del Certificato di Demolizione digitale.

Vi sono casi in cui, oltre la mancata esibizione di documenti necessari, non si può procedere con la demolizione. Uno tra tutti, quando l’auto è sotto fermo amministrativo.

Demolire l’auto con il fermo amministrativo

Se l’auto da demolire ha il fermo amministrativo, non si può assolutamente procedere, in quanto un fermo amministrativo auto prevede tassativamente:

  • divieto assoluto di circolazione del veicolo;
  • divieto di radiazione, demolizione o esportazione del veicolo;
  • divieto di circolazione e radiazione, anche in caso di vendita;

L’unica cosa possibile per risolvere tale situazione, è estinguere i relativi debiti contratti nel minor tempo possibile, così da liberare l’auto dal fermo amministrativo.

Abbiamo a questo punto spiegato più o meno tutto quello che c’è da sapere per demolire un’auto, l’unica cosa che resta, in ultimo ma non per ultimo è: quanto costa?

Costi

Possiamo dire che demolire l’auto costa dalle 50 alle 70 euro totali, ma cerchiamo di capire a cosa corrisponde esattamente questo ammontare.

Anche se il servizio di rottamazione vero e proprio è gratuito, la legge italiana, prevede che vadano comunque pagate delle quote:

  • parcella ACI di 13,50 Euro;
  • imposta di bollo di 32 Euro in caso la richiesta di demolizione sia allegata dal certificato di proprietà. Se invece, associata al modello NP3B nota libera P.R.A. (modello cartaceo che viene in genere utilizzato negli uffici del P.R. A.) la corrispettiva somma sarà di 48 Euro.

Tutto questo ovviamente se decidiamo di procedere con la demolizione, diciamo tradizionale presso un centro autodemolizioni autorizzato, senza voler acquistare una nuova auto dando in dietro quella vecchia, in questo caso, rivolgendoci ad una concessionaria, non avremo costi ne quote da pagare.

Parlando di tempistiche invece, ti basta sapere che dal momento in cui ti viene rilasciato il certificato di rottamazione, il proprietario della concessionaria o autodemolizioni che sia, si impegna nell’arco di trenta giorni consecutivi, a presentare la richiesta di cancellazione del nostro veicolo dal P.R.A per demolizione, dopodiché, si potrà procedere.

Scegliere di demolire la propria auto qualora la sua condizione non conceda altro, si rivela una scelta molto più saggia, che abbandonarla alle intemperie o in qualche magazzino.